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GRUPPO DI PREGHIERA |
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100° compleanno di Padre Innocenzo Cappellano di Casa Sollievo | |
![]() Il Gruppo di Preghiera "PADRE PIO DEL S. ROSARIO" insieme a Padre Illuminato Pazienza di S.Giovanni Rotondo |
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![]() Padre Innocenzo benedice la torta per il suo 100° compleanno |
Un tempo di preghiera
Il Tempo di Quaresima, che ricorda i quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto, costituisce un forte richiamo ad una necessita spirituale d'importanza primaria: la preghiera. Essa deve permeare l'intera vita del cristiano, chiamato a trasformare in lode al Creatore ogni sua attività. Il Settimanale di Padre Pio
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La giusta ricerca di solitudine
La ricerca di solitudine, più che mai necessaria nella societa odierna dominata dal frastuono, non deve andare a discapito ammonisce Padre Pio della carita verso il prossimo. Il Settimanale di Padre Pio |
Divorato dal fuoco
Padre Pio ardeva del fuoco divino della carita che gli faceva amare Dio sopra ogni cosa e i fratelli per amore di Lui. Per essi egli intercedeva presso il Signore, trattenendo il braccio della Divina Giustizia. Il Settimanale di Padre Pio
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La virtù che rende più graditi a Gesù
«La semplicità è una virtù, pero fino a un certo punto.
A questa non deve mai mancare la prudenza; la furberia è la scaltrezza, invece,
sono diaboliche e fanno tanto male» (Padre Pio). Il Settimanale di Padre Pio |
La virtù che rende più graditi a Gesù
La semplicità insegna Padre Pio è una virtù indispensabile a chiunque voglia salvarsi e santificarsi; essa, infatti, conferisce all'anima quella purezza e quell'innocenza che la rende simile ad un bambino. Il Settimanale di Padre Pio |
Far tutto con l'aiuto di Dio
Padre Pio, in piena conformità con l'insegnamento evangelico, raccomandava a tutti di affidarsi al Signore prima di ogni azione, al fine di impetrare gli aiuti necessari per portarla a compimento. Il Settimanale di Padre Pio |
Confidare in Dio in ogni circostanza
Ogni buon cristiano - secondo l'insegnamento di Padre Pio da Pietrelcina - dovrebbe nutrire un atteggiamento di filiale confidenza negli aiuti divini, anche nelle tribolazioni Il Settimanale di Padre Pio |
Come camminare alla presenza di Dio
Per conseguire la perfezione bisogna vivere alla presenza di Dio, disponendovi l'anima ogni giorno con l'orazione mentale, attraverso la quale essa scopre i propri difetti e fa propositi per vincerli. Il Settimanale di Padre Pio |
Un cuore colmo di gratitudine Alcuni figli spirituali di Padre Pio, negli anni 40, durante il tempo natalizio, si recarono a fargli visita e vollero chiedere al Padre Guardiano di suggerire loro qualcosa da donare al Padre, qualcosa di utile, che il Santo avrebbe potuto usare e consumare. Il Padre Guardiano riflettè per qualche istante e poi disse loro che poteva essere utile donare a Padre Pio una bottiglia di cognac da mescolare ogni mattina con il caffellatte sarebbe stato utile ai suoi bronchi malati. Immediatamente quei figli spirituali si recarono ad acquistare una bottiglia di cognac ed ebbero la possibilità di consegnarla direttamente a Padre Pio, mettendola fra le sue mani e pregando di consumarne ogni mattina nel caffellatte, come il Padre Guardiano aveva detto loro. Padre Pio, tenendo la bottiglia fra le mani, guardava quei figli spirituali, quindi disse loro: " Voi fate a me questo dono di carità, e io che cosa posso dare a voi per ripagarvi?". " Nulla, nulla, Padre - risposero i figli spirituali -, questo è soltanto un piccolo dono che facciamo a voi perché è utile alla vostra salute". Ma Padre Pio riflettè per pochi istanti, e poi rispose loro: " Eppure, debbo ripagare la vostra carità.Ebbene, vuol dire che io pregherò Gesù Bambino affinché vi porti tutti in Paradiso!" "Grazie, grazie Padre!", esclamarono in coro quei figli spirituali, e qualcuno aggiunse subito: "Allora vi porteremo cento bottiglie di cognac!". La gratitudine di Padre Pio verso chi gli voleva bene! Era una gratitudine grande, affettuosa, paterna. Perciò egli poteva scrivere a una figlia spirituale premurosa nei suoi riguardi: " Possa il divino Infante in questi giorni centuplicare le sue divine consolazioni su di te per l'amore che tu mi serbi". Le sue ricchezze, le sue consolazioni per l'uomo sono soltanto quelle di Dio. Ogni altra ricchezza è caduca, ogni altra consolazione è momentanea. Le ricchezze e le consolazioni di Dio, invece, ci sospingono e ci portano nell'eternità, facendoci pregustare quanto sia vero il contenuto di quella massima antica che dice "Quod aeternum non est, nihil est!", ossia: " Ciò che non è eterno, è niente!". Per questo Padre Pio chiede a Gesù Bambino il " Paradiso" per quei figli spirituali attenti e premurosi per la sua salute, e augura centuplicate le "divine consolazioni" da parte di Gesù Bambino alla figlia spirituale che lo circonda di attenzioni. Il " Paradiso e le divine consolazioni": sono questi i doni che i santi vogliono e sanno fare a coloro che si accostano a loro con fiducia e con amore. Quali grandi doni! Il Settimanale di Padre Pio |
Cuore a cuore con il Paradiso " La preghiera è l'effusione del nostro cuore in quello di Dio (.) Quando essa è fatta bene commuove il cuore divino e lo invita sempre più ad esaudirci" (Padre Pio) Bellissima questa definizione della preghiera data da Padre Pio. Penetra nell'intimo della preghiera, ne coglie l'espressione più dolce e più amabile, ne esprime il contenuto più profondo che è, appunto, "l'effusione del nostro cuore in quello di Dio". La preghiera , sembra dire Padre Pio, è una comunione da cuore a cuore: dal cuore dell'uomo al cuore di Dio nostro Padre. E' una comunione affettuosa e calda: è un' "effusione" di sentimenti e parole, di palpiti e slanci, di affetto e passioni che si racchiudono nel cuore dell'uomo sia nella gioia sia nel dolore, sia nella pace, sia nei travagli. Tutti abbiamo bisogno e avvertiamo la spinta all'effusione del nostro cuore nel cuore di qualcuno che ci ascolti, ci accolga e ci comprenda. Si ricorre, per questo, alle creature, ad una o più creature, e si cerca in esse un sollievo, un sostegno, una condivisione di gioie e di pene. Ma quanto spesso ci tocca sperimentare la caducità e la futilità delle creature! Quanto poco esse possono darci, quanto poco essevogliono darci di comprensione benevola, di ascolto paziente, di aiuto generoso; quanto spesso tutto si riduce a parole di convenienza, senza condivisione né comunione degli animi. Nella preghiera, invece, nell'incontro con Dio, con Gesù, con la Madonna, con gli Angeli e con i Santi, è sempre possibile trovare un cuore aperto all'ascolto e all'accoglienza, alla comprensione e alla condivisione delle gioie e delle pene. Il cuore di Dio, il cuore degli Angeli e dei Santi! Sono cuori di amore, sono cuori di grazia sempre pronta a donarsi a chi chiede, a chi cerca, a chi bussa, come insegna Gesù, raccomandando l'insistenza nel domandare (LC 11.9-10) L'effusione del nostro cuore in pena e travaglio, o in pace e letizia, può avvenire sempre nel Cuore di Dio e di Gesù, nel Cuore della Madonna e degli Angeli e Santi: questa è appunto la preghiera, possibile a tutti, ai grandi e ai piccoli, ai dotti e agli indotti ai giusti e ai peccatori, ai sani e agli ammalati. Ma non è forse vero che spesso le nostre preghiere non ottengono grazia alcuna e ci lasciano nello stato in cui ci troviamo? Come mai? Risponde Padre Pio e ci dice che la preghiera feconda di grazie e di benedizioni non è certamente la preghiera distratta e svagata, fatta con poca o nessuna devozione, ma è la preghiera attenta e devota, umile e insistente: "Quando essa è fatta bene - commuove il cuore divino e lo invita sempre più ad esaudirci". Chiediamo dunque a Padre Pio la grazia di pregare e di saper pregare bene. Il Settimanale di Padre Pio |
IN CAMMINO CON PADRE PIO L'orribile piaga del rispetto umano. il titolo e il pensiero di Padre PIO Il
pensiero di Padre Pio a cura di Padre Stefano M. Manelli
"Ricordalo: è più vicino a Dio il malfattore che ha vergogna di operare il
male che l'uomo onesto che arrossisce di operare il bene" Padre Pio Al
cospetto di Dio-ammonisce san Pio- è più deplorevole in un uomo onesto il
rispetto umano, che lo fa arrossire di compiere il bene, che in un
malfattore la vergogna dei suoi misfatti. Il Settimanale di Padre Pio 6 febbraio 2005 |
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