Continuate a servire quest'infinita bontà del Padre celeste
con sincerità e dolcezza di spirito sempre crescente,
poiché con tant'amore e soavità vi ha invitata a chiamata a sé.

P. Pio, Ep. III, p. 108

PROFILO DI BRUNELLA PAVONE

La grazia della fede è un capitale, che Dio ci dà in prestito, e che vuol vedere crescere e fruttificare. Gesù ci ha scelti per essere piante da frutto e non piante ornamentali. Quando avviene l'incontro con Lui, Gesù non ci lascia vivere in ozio, ma ci guarisce e ci modella; da parte nostra non si può fare a meno di amarlo. E amare Lui significa amare tutti i fratelli, soprattutto gli emarginati, gli ultimi, i perseguitati, gli ammalati, i deboli. Gesù ci cerca con amore infinito: Egli è instancabile.
Moglie felice e mamma di due splendidi figli, architetto, volevo dare un senso preciso, un contenuto profondo, una dimensione spirituale alla mia vita, che, come francescana, avevo posto nelle mani di Dio. Con umiltà, mi sono messa in ascolto della sua parola, che è penetrata nel mio cuore. Gesù lavora per noi e tutto ciò che ci sembra incomprensibile e difficile, poi risulta chiaro e semplice.
Si diventa capaci di staccarsi da alcuni falsi idoli, come il successo, il potere, gli affetti disordinati, i pregiudizi. Per quanto mi riguarda, posso attestare che nella preghiera ho trovato tanta serenità, tanta pace e tanta gioia. Sant'Agostino afferma:"Signore, tu ci hai creati per te e il nostro cuore è inquieto finché non riposa con te". Seguendo l'insegnamento e l'esempio del beato Padre Pio, ho cercato di liberarmi da tante vanità e da tante cose inutili, che ostacolavano il mio cammino verso Dio. Ho fatto tesoro della raccomandazione del beato Padre a Graziella Pannullo, sua figlia spirituale: "Distacchiamoci da questo menzognero apparato del mondo ove tutto è follia e vanità, tutto passa, solo Dio resta all'anima se avrà saputo bene amarlo". Gesù è dolcezza. San Bernardino diceva che se Gesù viene predicato al mondo, nutre; se meditato dall'anima, lenisce; se invocato nei mali, guarisce. Per me è importante pregare e servire Gesù. Ho capito che il mio amore non poteva limitarsi al focolare domestico, ma doveva estendersi anche agli altri. Mi sono sentita come il germoglio di una pianta che vuole ricevere luce e donare luce, perché Gesù ha detto: "Chi segue me non cammina nelle tenebre". Ogni cristiano deve ripetere come San Paolo: "Dimentico del passato, proteso verso il futuro, corro verso la meta", senza nostalgie né tentennamenti.
Gesù chiama tutti alla preghiera: ma molti non trovano il tempo per dedicarsi al colloquio con Dio; altri sostengono addirittura che pregare non serve. Tutti costoro non hanno capito che la preghiera è linfa vitale e testimonianza d'amore. Per questo, circa sette anni fa, ho fondato un gruppo di preghiera molto numeroso. I suoi componenti recitano il rosario due volte la settimana e, nell'ultimo venerdì del mese, partecipano all'ora di adorazione. In questo cenacolo d'amore, l'anima si impreziosisce di una ricchezza spirituale, che sostituisce le preoccupazioni mondane. Lo spirito è portato a cercare i valori eterni. Il cuore è pago e il mondo futuro appare in una visione carica di armonia e di pace. Padre Pio si definiva "un povero frate che prega" e io gli sono grata perché, attraverso la preghiera, mi ha fatto capire che Gesù è dolcezza, misericordia, perdono, tranquillità, gioia. Sono rimasta sconvolta dalla sua guida paterna e materna, e dalla sua indicibile dolcezza. Egli, il Padre amato, è il mio maestro di vita, il compagno di viaggio, il confidente a cui affido tutte le mie scelte. Egli sa bene che la mia è una scelta incondizionata e che può contare su di me per qualsiasi cosa. Ho risposto al suo invito come Zaccheo rispose all'invito di Gesù. "Scendi in fretta" gli disse il Maestro divino; e Zaccheo si affrettò, spinto dalla gioia di essere stato chiamato da Gesù e di poterlo accogliere in casa sua. Così è stato anche per me. Circa tre anni or sono, pur non avendo nessuna preparazione nel campo della musica e del canto, ho avuto un gran dono da Padre Pio. Un giorno, all'improvviso, mentre ero assorta in preghiera, creai dei testi inediti, accompagnati dalla musica. In seguito quei testi, arrangiati da un maestro, che vogliono essere un inno di lode e di ringraziamento al Signore. Non ho nessuna pretesa di diventare una cantautrice da hit parade e sono sicura che non avrò né successo né denaro. Il mio unico desiderio è soltanto quello di comunicare a tutti la mia gioia e la mia felicità. Credetemi: la felicità è Gesù.
                             
                                                                                                                                                                                                                              Brunella Pavone
                                                              Responsabile del gruppo di preghiera
                                                                         "Padre Pio del Santo Rosario"


Roma - 3 maggio 1999. Brunella Pavone in udienza dal Papa, in occasione della beatificazione di P.Pio


 Brunella Pavone durante alcuni dei suoi concerti


 Brunella Pavone con la sua famiglia

Mi stavo recando a S. Giovanni Rotondo
Improvvisamente la mia macchina ha preso fuoco


Stavo tornando a San Giovanni Rotondo per pregare sulla tomba di Padre Pio, come avevo fatto già diverse volte da quando, più di un mese prima, mio cognato era caduto in coma. Nel mio fuoristrada, quel 3 giugno 2000, pregavo accoratamente il Beato, che considero il mio padre adottivo, e cantavo le canzoni che per lui ho composto quando, all'altezza di Lucera, ho avvertito un forte rumore e ho visto accendersi sul cruscotto tutte le spie luminose. Dopo aver spento il motore, mi sono accorta di trovarmi al centro della strada, e prontamente ho rimesso in moto per parcheggiare in una piazzola che si trovava a pochi metri. Ho provato subito una grande tristezza, perché ho capito che non avrei potuto continuare il viaggio, che era finalizzato alla preghiera e all' incontro con Padre Pio. Nel momento in cui ho parcheggiato, ho visto alzarsi del fumo nero dal cofano anteriore, e mi sono precipitata sulla corsia opposta da cui ho visto già le fiamme uscire da sotto la macchina. Difficilmente la mia mente si allontana da Padre Pio. Ho subito pensato che l'auto avrebbe preso fuoco e temevo che sarebbe esploso il serbatoio. Lascio immaginare lo spavento. La cosa che più mi terrorizzava era che potessero essere coinvolte nello scoppio altre persone nelle macchine che passavano a forte velocità. Dopo l' intervento dei carabinieri e dei vigili del fuoco, ho potuto constatare che della roba che si trovava in macchina non rimaneva nessuna traccia, tranne di una fotografia di alcuni frati cappuccini, a me molto cari. Dopo qualche giorno ho raggiunto San Giovanni Rotondo. Il carissimo fra Modestino, che era al corrente dell' accaduto, mi ha detto queste parole: "Dovevi ardere viva! E' stato un attacco del maligno ". Esprimo al Beato Padre Pio la mia perenne riconoscenza, e continuerò instancabilmente il mio apostolato di fede come sua figlia spirituale.                                                                                                                  Brunella Pavone

                                                                           
(da "La Casa Sollievo della Sofferenza" -16/31 gennaio - 2001)

A San Giovanni Rotondo, il 9 e il 10 aprile 2000
Una grande manifestazione di fede, di arte e di cultura

Una manifestazione di arte e cultura, di fede e devozione, quella svoltasi a San Giovanni Rotondo, nella Sala " Voce di Padre Pio " annessa al santuario di Santa Maria delle Grazie.Con la proclamazione dei vincitori si sono conclusi la Sesta Edizione del Premio letterario di poesia, narrativa e saggistica e la Terza Biennale di scultura e pittura " 2000 insieme ", indetti dall' Accademia Internazionale " Padre Pio da Pietrelcina " di scienze, lettere ed arti di Trinipoli (FG). Prima della proclamazione dei vincitori la cantautrice Brunella Pavone e gli allievi dell' insegnante Rita Ripoli del "Centrodanza" di San Giovanni Rotondo, si sono esibiti in uno spettacolo di arte varia. La manifestazione si è conclusa con una visita ai luoghi e alla tomba di Padre Pio.
                                                       Gennaro Prezioso

                                                                               ( da Voce di Padre Pio - Luglio 2000)


La famiglia della signora Brunella Pavone, devotissima di Padre Pio, pose per una foto ricordo con mons. Serafino Spreafico e con due confratelli del Venerabile Padre.


Celebrazione dei 25 anni di matrimonio di Brunella Pavone

NOZZE D'ARGENTO
L'Architetto Brunella Pavone, responsabile del Gruppo di Preghiera "Padre Pio del Santissimo Rosario" di Campobasso, e il consorte Enzo De Lisio, circondati dai figli, da parenti e amici, con una santa Messa celebrata dal padre Gerardo di Flumeri, vice postulatore, e dal padre Marciano Morra, Segretario generale dei Gruppi di preghiera di Padre Pio, il 25 Febbraio 2001 hanno ringraziato il Signore per i loro 25 anni di matrimonio. Felicitazioni e auguri.

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