Nella casa di Pietrelcina, mamma Peppa era Marta di Betania. Marta, infatti,
tutta presa dallo sfaccendare, non concepiva che Maria stesse a "perdere tempo"
con Gesù. La mamma di Padre Pio non era contraria che Francesco frequentasse la
chiesa, recitasse il rosario, anzi sappiamo che era stata lei ad avviarlo in un
cammino di preghiera intensa, ma alcuni atteggiamenti erano proprio
incomprensibili. E' necessario essere Maria ma anche Marta, cioè bisogna
pregare ma anche studiare. Francesco andava bene a scuola, poi tutto cambia e
la mamma non sa darsi una spiegazione. Per giunta il maestro, Don Tizzano, dà
una sua motivazione circa lo scarso rendimento nello studio, affermando che
Francesco anziché studiare pensa a pregare: "La mattina alla Messa! La sera
ancora in chiesa!". Il cielo si presenta ancora buio quando mamma Peppa viene a
sapere che Francesco "quando tornava a casa, trovava sulla soglia un uomo
vestito da prete, che non lo voleva far passare. Allora Francesco si fermava;
veniva una creatura scalza, faceva un segno di croce, il prete spariva e
Francesco, sereno, entrava in casa". Ci chiediamo quale effetto ebbe su di lei
l'oracolo dell'indovino Giuseppe Fajella quando affermò:" Questo bambino sarà
onorato da tutto il mondo. Per le sue mani passeranno soldi e soldi, ma non
possiederà nulla!". Una certa spiegazione mamma Peppa riuscì a darsela,
probabilmente pensò che Francesco sarebbe andato in America dove avrebbe
guadagnato molti soldi e sarebbe stato osannato. L'espressione però, che non
avrebbe posseduto nulla, non la comprendeva ed era un tormento. Interpellato
dalla mamma, Padre Pio dà una spiegazione circa la notte in cui pianse tanto da
irritare zì Orazio, che lo scaraventò sul letto. Quale effetto ebbe sul cuore
della mamma l'espressione: " Mamma, quella notte era il demonio che mi
tormentava!" Povera mamma Peppa! Il suo Francesco preda del demonio! Aveva
ragione Padre Pio nel dire che "madre" significa "martire".
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