Circa il seguente episodio vi sono più versioni e noi preferiamo quanto
riferisce la nipote di Padre Pio, Pia Forgiane Pennelli, che lo ha appreso
direttamente da suo padre, zì Michele, parte in causa. Mamma Peppa e zì Orazio,
dovendo recarsi in paese, danno l'incarico al figlio maggiore, Michele, di
tagliare l'erba per le pecore, raccomandandogli di non far usare la falce a
Francesco che, a quel tempo, doveva avere circa dieci anni. "Michele provò
disappunto per tale privilegio e disse al fratello: "O perché aggia faticà
sul'io? Piglia pure tu ' a favece e taglia l'ereva". Francesco, ubbidiente,
prese la falce per tagliare l'erba, ma fece per dare i primi colpi e si procurò
una ferita ben profonda. La cicatrice è stata sempre visibile. Michele,
sentendosi in colpa, minacciò il fratello perché tacesse l'accaduto: "Guai a
te, se parli!...". E con una corteccia d'albero fasciò la ferita. Al rientro
dei genitori, Francesco non accusò il fratello, che si commosse per tanta bontà
e riferì spontaneamente il fatto". Notiamo che, se il fratello maggiore,
Michele, si fa vincere dall'egoismo ed impone al fratellino di tagliare l'erba,
Francesco non l'accusa, anzi riesce a tener nascosto il dito che gli procura
dolore. Sin da piccolo manifesta il suo carattere forte che da adulto sarà
interpretato ora come segno di "personalità", ora come "cocciutaggine".
Umanità e spiritualità Pag. 149
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